Al MAC la mostra “ANTROPOCENE” a cura di Vittorio Pavoncello dal 22 ottobre al 17 dicembre 2022

News del 19 Ottobre 2022 | Indietro »

Sabato 22 ottobre 2022, alle ore 17,00 a Guarcino, nella Sala Polivalente del MAC. Museo Comunale d’Arte Contemporanea in Piccolo Formato, apre al pubblico la mostra “ANTROPOCENE”. L’evento sarà accompagnato dal cartone animato “IL CLIMA CAMBIA LA MUSICA NO” curatela e regia di Vittorio Pavoncello. L’esposizione sarà visitabile fino al 17 dicembre 2022 dal martedì al sabato, dalle ore 16,30 alle 19,30 con obbligo di prenotazione; altri orari su richiesta.

Le nostre società hanno bisogno di avere maggiori stimoli e informazioni sul pianeta Terra, sui cambiamenti climatici e sull’impatto che la nostra vita di Homo Sapiens ha ed ha avuto nell’ambiente.

Le varie discipline artistiche possono dare molto come contributo alla conoscenza e sensibilizzazione, oltre a scrivere una nuova pagina nella storia dell’arte, che potrebbe essere contrassegnata come antropocenica[1].

Gli artisti hanno spesso impegnato la loro arte al servizio di ideologie, di destra di sinistra, con risultati a volte per tutti gli uomini, altre volte riducendosi a una scialba e piatta propaganda politica dei regimi. Altre volte hanno dato, nel passato più lontano, la loro arte al potere. Recentemente hanno impegnato la loro arte nel sostenere o mettere in evidenza i nostri sistemi sociali, le nostre economie, le nostre abitudini di animali sociali e di consumatori. Oggi, agli artisti è data una esortazione differente, che li riguarda in prima persona, non per ciò in cui credono ma per ciò che sono, ovvero esseri umani minacciati da un ambiente, che potrebbe a breve non vederli più protagonisti delle loro creazioni.

Li abbiamo perciò invitati a “guardare nella loro Arte” a scoprire cosa nell’era contemporanea rischia di estinguerci, e soprattutto ciò che ci ha portato a definirla Antropocene.

La mostra che sarà al Museo Comunale d’Arte Contemporanea in Piccolo FormatoMAC di Guarcino, a cura di Vittorio Pavoncello, è una selezione della più ampia I° Biennale dell’Antropocene che si è svolta a Roma a maggio, ci saranno oltre 30 artisti di cui molti giovani e giovanissimi dell’Accademia d’Arte di Via Ripetta del corso di Eclario Barone insieme alla scuola di Incisione dell’Associazione “LA LINEA” di Virginia Carbonelli, che hanno fatto parte della sezione “giovani in biennale”.

Espongono: Aureli Sabrina, Baciocchi Marina, Barone Eclario, Calia Francesco, Canali Laura, Carbonelli Virginia, Catalano Claudia, Chelo Mariano, Ciuchi Meri, Cutrera Giulia, Daniele Flavia, Di Fusco Anna, D’Orta Carlo, Folly, Gennai Delio, Ginzburg Maria, Giunta Salvatore, Ianuzziello Concetta, Illuminato Sergio, Kalimerova Tania, Kokocinski Maya, Leonardi Felice, Mancini Paolino, Molinari Patrizia, Monti Alessandro, Norenko Anastasia, Pavoncello Vittorio, Pollidori Teresa, Restante Rosella, Ricci Valeria, Soddu Stefano, Tavallali Raha, Valentino Luca, Vallecoccia Elisabetta, Vassal Eric, Zampieri Oriano.

INFORMAZIONI:
– Mostra “Antropocene” e proiezione del cartone animato “Il clima cambia la musica no”
– Cura, testo e regia di: Vittorio Pavoncello
– Organizzazione: Associazione Culturale “Azioni d’Arte”
– Luogo: Guarcino (FR), Piazza San Michele Arcangelo s.n.c. Sala Polivalente del MAC. Museo Comunale d’Arte Contemporanea in Piccolo Formato
– Periodo: 22 ottobre / 17 dicembre 2022 dal martedì al sabato, dalle 16,30 alle 19,30 – altri orari su richiesta
– La mostra, nel periodo espositivo, è visitabile solo su prenotazione: telefonando o inviando un SMS al 3281353083
– Informazioni: Comune di Guarcino tel. 0775. 46007
info@macguarcino.itazionidarte@macguarcino.ithttp://www.macguarcino.it/

[1] La parola Antropocene è stata coniata dal chimico e premio Nobel olandese Paul Crutzen. Con essa si indica, letteralmente, “l’era dell’uomo”, ovvero una fase caratterizzata dall’impronta dell’essere umano sull’ecosistema globale. Tenendo conto dei cambiamenti climatici, dell’erosione del suolo, del riscaldamento degli oceani o ancora dell’estinzione di numerose specie, il “peso” delle attività antropiche sembra evidente. Tuttavia, per i geologi è necessario rilevare un “segnale” tangibile di tali attività nelle rocce terrestri.

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