Palazzo Patrasso
È il palazzo dove è nata Emilia Conti, la madre di papa Bonifacio VIII famoso per la contesa con la Francia, per lo ‘Schiaffo di Anagni’ e per l’istituzione del primo Giubileo della storia. Dopo di lui la sede del papato si spostò ad Avignone in Francia.
Il palazzo apparteneva alla nobile famiglia dei Patrasso il cui massimo rappresentante è stato Benedetto, Arcivescovo della famosa città greca dal 1253 al 1272.
Sotto il portico, fra le pietre, si riconosce il volto della ‘Fantasmina’, forse quello dell’arcivescovo.
Palazzo Tomassi
Il palazzo risale al 1300 e apparteneva al Cardinal Giacomo Tomassi, un cugino di Bonifacio VIII. Si trova vicino la vecchia cinta muraria e si riconosce perché è sorretto da una grande arcata a sesto acuto che scavalca la strada.
La strana configurazione è dovuta ad un ampliamento del palazzo verso la strada, l’arco permette di poggiare il peso dell’edificio sulle mura del paese.
Monumento al Malpensa
La statua bronzea commemora gli 800 anni dall’eroico evento chiamato ‘Disfida del Malpensa’. Si trova in piazza Umberto I ed è stata realizzata nel 1986 dal Maestro Angelo Canevari.
Monumento a Bonetto Floridi
La statua bronzea è dedicata a Bonetto Floridi, un Console e Crociato di Guarcino che partecipò all’ottava crociata ed è stato il capitano delle milizie guarcinesi nella guerra tra Guarcino e Anticoli in Campagna, l’odierna Fiuggi. Si trova in piazza Umberto I ed è stata realizzata nel 1986 dal Maestro Angelo Canevari.
Torri medievali
Fuori della cinta muraria originaria della città si possono ancora riconoscere antiche torri di avvistamento e segnalazione.
Meridiana di Piazza San Nicola
La meridiana è posizionata su un torrino nell’arcata di collegamento tra la Chiesa di San Nicola ed un Palazzo.
È unica nel suo genere e ha la particolarità di essere priva della linea meridiana delle h12 locali. Offre la misurazione del tempo medio sul lato Sud e l’ora del suono dell’Ave Maria sul lato Nord.
Palazzo Conti Celani
Il palazzo risale all’Ottocento e ha il classico aspetto di una villa/palazzo con giardino e sale affrescate interne. Nel giardino si nota il simbolo della famiglia in ferro battuto.
C’è un aneddoto sulla costruzione del palazzo che rappresenta lo spirito di Guarcino come ‘comune libero’. Durante la costruzione fu abbattuto un pezzo di mura della città e il comune fece causa alla famiglia e ottenne la ricostruzione del muro, seppure in una nuova posizione.
Ospedale di Santo Spirito
Nel medioevo era usanza realizzare ospedali per malati e centri assistenza per poveri e pellegrini. Erano luoghi arredati con letti dove potevano stendersi i malati mentre una parte dell’edificio era sempre destinata alla preghiera e arredata con un altare e immagini sacre.
A Guarcino la Confraternita dello Spirito Santo allargò una cappella dedicata a San Benedetto integrando altre case vicine e realizzando questo ospedale di cui si nota il portone fra i vicoli del borgo.