La Regione Lazio, con l’art. 24 della legge regionale 11 agosto 2022, n. 16 recante: “Assestamento delle previsioni di bilancio 2022-2024”, ha stabilito – al fine di sostenere le imprese agricole di piccole dimensioni che, a causa della pandemia da Covid 19, della crisi ucraina e della perdurante siccità, abbiano sostenuto nel primo semestre 2022 un incremento dei costi aziendali superiore al 30 per cento rispetto a quelli relativi al primo semestre 2019 – di concedere, nel rispetto della normativa vigente in materia di aiuti di Stato, un contributo a fondo perduto alle imprese con meno di cinquanta dipendenti e che realizzano un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro, aventi la sede legale o un’unità operativa nel territorio regionale.
Gli aiuti di cui al presente avviso saranno concessi in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo (GU L 352 del 24.12.2013), così come modificato dal Regolamento UE n. 316 del 2019.
Il presente Avviso è rivolto alle imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. Se un’impresa operante nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli svolge anche attività in altri settori che rientrano nel campo di applicazione di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 e/o al Regolamento (UE) n. 717/2014, il beneficiario garantisce con mezzi adeguati, quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che la produzione primaria di prodotti agricoli non beneficia di eventuali altri aiuti «de minimis» concessi a norma dei Regolamenti sopra richiamati.
L’ammontare massimo del contributo richiesto da ciascun beneficiario, inteso come impresa unica ai sensi dell’art. 2, par. 2 del Regolamento (UE) n. 1408/2013 non può superare i 25.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari e deve rispettare i massimali di cui all’articolo 3 del citato Regolamento.
Le domande devono essere presentate entro 45 giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente avviso pubblico sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Qualora il termine venga a scadere in un giorno festivo lo stesso si intende protratto al primo giorno lavorativo immediatamente seguente.
Le domande di sostegno, redatte secondo il modello di domanda allegato al presente avviso pubblico, corredate della documentazione di cui al successivo articolo 7 e firmate dal legale rappresentante o titolare dell’azienda, devono essere presentate esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’Area Decentrata Agricoltura (ADA) competente per territorio sulla base della sede legale dell’impresa agricola.
Si riportano di seguito le ADA e i rispettivi indirizzi PEC:
– ADA Lazio Sud competente per i territori ricadenti nelle provincie di Latina e Frosinone. Indirizzi PEC: adafrosinone@regione.lazio.legalmail.it; adalatina@regione.lazio.legalmail.it;
– ADA Lazio Nord competente per i territori ricadenti nelle provincie di Rieti e Viterbo. Indirizzi PEC: adarieti@regione.lazio.legalmail.it; adaviterbo@regione.lazio.legalmail.it;
– ADA Lazio Centro competente per i territori ricadenti nella provincia di Roma. Indirizzo PEC: adaroma@regione.lazio.legalmail.it.
Ai fini del rispetto del termine di presentazione delle domande fa fede la data di invio della PEC.
La domanda di contributo dovrà essere redatta secondo il “Modello 1” e l’”Allegato 2” sulla base della seguente documentazione:
– documentazione contabile e fiscale tenuta secondo le norme in vigore relativa all’incremento dei costi per l’acquisto dei mezzi tecnici (concimi, sementi, antiparassitari, dispositivi di sicurezza, etc.), per il noleggio di attrezzature, lavorazioni in conto terzi, approvvigionamento energetico (carburante, elettricità, riscaldamento), approvvigionamento idrico, maggiori costi per aumento degli interessi sui prodotti finanziari;
– altra documentazione probante;
– giustificativi di pagamento quali bonifici o equivalenti tracciabili. Il pagamento in contanti è ammesso entro i limiti previsti dalla normativa in vigore, purché accompagnati dalle relative quietanze;
– prospetto riepilogativo comparativo dei costi sostenuti come da allegato 2;
– copia di un documento di identità in corso di validità̀ del titolare/legale rappresentante dell’impresa richiedente.
La documentazione attestante le spese sostenute ed i relativi giustificativi di pagamento dovrà essere conservata a cura del beneficiario e non allegata alla domanda.
L’incremento dei costi nel primo semestre 2022, rispetto al primo semestre 2019 dovrà essere attestato dal beneficiario attraverso la compilazione del modello allegato 2 in cui verrà riportato l’elenco delle fatture, distinte per i semestri 2019 e 2022, da cui si è evinca l’incremento dei costi di almeno il 30%.
Dovranno essere indicate nel modello allegato 2 tutte le fatture afferenti alle categorie di costi per cui si vuole documentare l’incremento di costi, relativamente al primo semestre 2019, pena l’inammissibilità della domanda. Per tutte le fatture indicate nel modello allegato 2, ai fini dell’ammissibilità della spesa, dovranno essere conservati i relativi giustificativi di pagamento.
Tutti i documenti da inviare (modello di domanda, allegato 2, documento di identità) devono essere prodotti in forma elettronica, firmati digitalmente in formato pdf, oppure sottoscritti con firma autografa allegando fotocopia del documento di identità in corso di validità.
Il modello allegato 2 sarà fornito anche in formato editabile attraverso i siti web regionali, e dovrà essere comunque restituito in formato pdf.
SCARICA L’AVVISO COMPRENSIVO DI MODELLO 1 E ALLEGATO 2 (pdf)
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