Dopo una stasi di alcuni anni, imposta prima dall’azzeramento dei fondi all’Osservatorio di Campo Catino dalla Giunta Polverini, solo parzialmente recuperati, e poi dalla rottura del tetto mobile per la neve del 2012, verranno riprese le attività di ricerca del CAT (Campo Catino Automated Telescope).
Lo strumento, un C 14 posto su montatura Paramount GT-1100S e dotato di CCD raffreddata, sarà implementato, nei primi mesi del 2017, per svolgere il suo lavoro in totale controllo remoto via rete.
La nuova cupola, a base ottagonale, è stata progettata dal Direttore Mario Di Sora, in base ad un’indagine tecnologica effettuata presso l’Osservatorio di Las Campanas in Cile per l’analisi della copertura del telescopio doppio Magellan.
Nelle prime foto che pubblichiamo è possibile vedere la struttura interna a traliccio, in fase di realizzazione presso la COSMET di Veroli, che si aprirà secondo uno schema 2/3 – 1/3 lungo due binari.
A differenza del Magellan quindi la cupola non sarà dotata del classico movimento rotatorio che comporta maggior costi e minore isolamento dalle vibrazioni durante il movimento.
Inoltre con questa soluzione verrà annullato totalmente il dome seeing creato dalla turbolenza che si sviluppa quando l’aria interna della cupola transita nell’apertura davanti l’obbiettivo del telescopio, così degradando le immagini.
Il CAT verrà utilizzato per la survey di novae e super-novae e, in occasioni particolari, per il collegamento con scuole, sedi di conferenze o emittenti televisive.
La sua inaugurazione è prevista nel corso dei vari e numerosi eventi che si terranno per il trentennale dell’Osservatorio di Campo Catino ricorrente nell’ormai prossimo 2017.
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