Sul n° 287 di FOCUS, di questo mese, viene pubblicato un interessante articolo ”Il popolo dei cacciatori di stelle”, che contiene un’intervista al Presidente UAI Mario Di Sora sul ruolo odierno degli astrofili e sulle problematiche dell’inquinamento luminoso che sembrano limitare le nuove “vocazioni”.
Come noto gli astrofili, meglio però sarebbe definirli astronomi non professionisti, da sempre hanno dato un grande contributo al progresso dell’Astronomia come scienza tanto da aver conseguito scoperte in diversi campi di studio (asteroidi, stelle variabili e super-novae, comete ed oggi anche pianeti extra-solari).
Non è poi da sottovalutare che molti grandi astronomi sono stati dilettanti per tutta la vita come Lord Rosse, Olbers, Bayer, Herschel e Lowell, ovvero hanno iniziato come tali per poi divenire scienziati di rango nel caso di Hubble, Tombaugh e Humason.
Nell’articolo, che si trova nelle pagine 132-136, viene dato atto di quanto viene fatto oggi da questa categoria di curiosi del cielo che riesce anche a portare il complesso mondo dell’Astronomia alla comprensione di un più vasto pubblico grazie alle attività divulgative come conferenze o serate osservative.
In tal senso basti pensare che la sera del 10 agosto ben 1000 persone hanno partecipato alla visione delle Perseidi organizzata dall’Osservatorio Astronomico di Campo Catino.
(fonte Osservatorio Astronomico di Campo Catino)
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